"ART IS IMMORTAL" september 2007  gennaio 2018 ...
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TESTO DEL Gennaio 2018:

L’Arte immortale di Giosuč Marongiu 5.0

“Le opere Omeomorfe”

La ricerca dell’immortalitŕ fisica delle opere d’arte č stata l’utopia lungamente agognata dagli artisti di tutte le generazioni. Č chiaro che questa presunta immortalitŕ avrebbe senso unicamente fino a quando un essere senziente albergasse ancora in questo universo a noi noto; o in quelli a noi sconosciuti… . Si vuol dire che anche se l’Arte sopravvivesse all’umanitŕ, non importerebbe poi tanto se mancasse l’Uomo; soggetto indispensabile di riferimento attraverso il quale l’Arte trova la sua funzione... Detto questo, dall’avvento della teoria relativistica di Albert Einstein , la materia e l’energia sono di fatto considerate interscambiabili, quindi non sorprenderŕ definire l’Arte del nuovo millennio sotto forma di energia, magari da allocare e preservare per i millenni a venire in una chiavetta USB o in un CD rom, o in qualsiasi altro supporto ottico-informatico di qualsivoglia natura; anche in quelli che ancora non siano stati inventati. 
Ma cosa sono queste Opere Immortali 5.0 di Giosuč Marongiu? La lunga strada di ricerca artistica intrapresa da Giosuč Marongiu sulla Computer-Art, fin dalla fine degli anni 80’, lo ha portato ad elaborare forme, statiche nei frame e in movimento, con i suoni, nelle animazioni computerizzate, dove la materia č stata sostituita dall’energia. Egli ha sostituito gli antichi colori e pennelli con Mouse e Cips e la tela bianca con un monitor da computer, consegnando cosě le sue opere all’immortalitŕ fisica; oltre che a quell’eternitŕ del gesto rivendicata lungamente dagli artisti di oggi e del passato. Sia ben chiaro qui non si parla di contenuti e/o racconti proposti, piů o meno validi, che niente hanno a che vedere con il linguaggio/mezzo con il quale essi vengono espressi: << ai posteri l’ardua sentenza! >>. Giosuč Marongiu tenta di consegnare i suoi pensieri piů intimi e le sue visioni delle forme dell’arte agli abitanti del suo tempo, affinché ne facciano l’uso che desiderano: frame da stampare e appendere su qualsivoglia supporto o da proiettare o visionare su monitor o qualsiasi apparecchio di riproduzione visiva e sonora. O i suoi ultimi Video-Ologrammi animati quadridimensionali da far esibire in ambienti eterei; finalmente liberati dalla costrizione della proiezione bidimensionale, Il tutto a discrezione del possessore, al quale siano stati affidati dall’autore, del o dei file custoditi all’interno, a suo esclusivo uso, di una chiavetta USB firmata dall’autore. L’usura del tempo sull’opera d’Arte finalmente sconfitta, in grado di restituire in ogni istante ed in ogni periodo a venire, una vivida rappresentazione indelebile del pensiero e di quel particolare momento artistico dell’autore come fosse appena partorito.

Gennaio 2018

 

“L’ARTE E’ IMMORTALE”
 

L’utopia che gli artisti hanno sempre perseguito riguarda l’immortalitŕ dell’arte; ricercando una possibile soluzione attraverso l’uso di materiali, tra quelli piů resistenti che la tecnologia, di volta in volta, abbia messo, con il passare del tempo, a disposizione di tutti. Attraverso i materiali quindi gli artisti avevano riposto le loro speranze nella immortalitŕ delle proprie opere. Con l’affermarsi dello spazialismo perň, la ricerca in quel senso viene abbandonata, infatti essi si indirizzano verso una poetica concettuale e gestuale, all'interno della quale sia possibile trovare, una presunta immortalitŕ dell'arte. Tale atteggiamento, lo si deve anche in gran parte, al fatto che i materiali disponibili, si dimostrarono inefficaci al fine di garantire il perdurare delle opere in eterno. Di fatto essi dichiarano, nel primo Manifesto del maggio del 1947: << Che l’arte č eterna ma non puň essere immortale.>>, quindi destinata con il tempo a deteriorarsi irreparabilmente.

L’uomo, che ha molto lavorato nella conquista del progresso, č oggi in grado di aiutare l'arte a realizzare tale utopia; facendola diventare Immortale.

La possibilitŕ di spostarsi nello spazio/tempo č ora una realtŕ per le opere “METARATIONALFILE”, che hanno cambiato, quella che č stata fino ad ora, la definizione di materia.

La nuova materia, fatta di bit, risiede fra le trame del concetto, ma anche in quelle del gesto, che attraverso il mouse si compie; affermando la propria reale esistenza. Un’esistenza inossidabile, da custodire in un CD Rom, o in un Hard Disk, o in qualsiasi supporto ottico/informatico, in grado di contenere questi immortali file, che sono il risultato di una rigorosa matematica, e che all’occorrenza, partono per destinazioni a noi conosciute, che attraversando l’universo si spostano facilmente in uno spazio tempo, contemporaneamente, differente.

Una nuova arte, questa, che racchiude in se: il Concetto, il Gesto, la materia, il movimento ed il suono, ma che anche non rinuncia  ad una poetica delle emozioni che, nell’ipocampo dell’artista, trovano le sue origini; in grado di manifestarsi a tutti attraverso: una immagine televisiva, una stampa Ink Jett, una proiezione nello spazio impalpabile; o in qualsiasi altro supporto che nel futuro dovesse essere dagli uomini inventato, in grado di decodificare questi bit, di questa nuova arte immortale.

 


Giosuč Marongiu

Maracalagonis martedě 27 settembre 2007

       
      

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