L'ULTIMA CONOSCENZA

Partiamo proprio dal
titolo, come mai “L’Ultima Conoscenza”
Quali sono
gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che
tratta in questo volume?
Re: La mia, è una mente estremamente logica e
razionale, così che quando mi approccio con una nuova
opera, sia letteraria o di altra natura “linguistica”,
visualizzo il mio progetto creativo sintetizzandolo nel
titolo che ho scelto di usare, per poi dar seguito al
racconto che è già completo dentro di me; fin nei minimi
particolari. “L’Ultima Conoscenza” rappresenta per me il
completamento di una lunga e tormentata esperienza di
vita al fine di coronare quella sete di conoscenza che,
per varie circostanze della mia esistenza, mi hanno
visto arrivare a questo media espressivo (la
letteratura) in un periodo non più giovanile della mia
vita. Ho percorso, fin da bambino, un lungo cammino con
l’intento, in solitudine, di costruirmi, con l’aiuto
dell’arte, un mondo ideale nel quale rifugiarmi;
migliore di quello che il caso aveva voluto concedermi…,
cercando di tenere ben saldi i fili che collegavano
questi diversi media, tra loro, attraverso i quali
andavo completando, cercando di realizzare e migliorare
costantemente, tutta quella che io consideravo la mia
spasmodica creatività compulsiva.
Quanto la realtà ha
inciso nella scrittura?
Re:
Sono un fedele sostenitore della realtà, che trovo assai
più entusiasmante della finzione: anche se i luoghi, gli
arredi o le situazioni, nelle storie narrate, tu non li
abbia mai visti oggettivamente, ciò non vuol dire che
non esistano poiché essi esistono in maniera tangibile
dentro la tua mente e poco importa che tu li abbia già
concretizzati/realizzati/vissuti, essi, i tuoi racconti,
pazienti aspettano che tu li realizzi. Quindi si: << la
realtà ha inciso profondamente sul mio romanzo!>>.
La scrittura come valore
testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire
dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Re:
la scrittura, come media espressivo, è quello che, più
degli altri, ti fa accedere alle zone più intime di
tutto il tuo essere, in grado di descrivere le
sensazioni e le emozioni più sottili, di farti “vedere”
tutto ciò che non si può vedere, e che dentro di te
tumultuoso bussa per “venire alla luce”. Meravigliosa
testimonianza dell’unico essere senziente e consapevole
dell’esistere che da senso all’Universo tutto poiché,
se non ci fosse, non importerebbe a nessuno della sua
bellezza… Quale migliore testimonianza di quella di un
uomo che vive la sua esistenza, giorno dopo giorno, da
tramandare ai propri simili?!
A conclusione di questa
esperienza formativa che ha partorito il libro “L’Ultima
Conoscenza”
se dovesse isolare degli episodi che
ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Re:
“L’Ultima Conoscenza” che ho terminato di scrivere nel
2002, dopo varie rivisitazioni, è stato per me il banco
di scuola che mi è mancato, dove ho imparato a scrivere
e a conoscermi, profondamente e intimamente, con il
quale ho provato a mettermi a nudo con le mie passioni e
i miei deliri più intimi; tentando di ipotizzare un
futuro, che ad alcuni potrebbe apparire utopistico, che
sicuramente col tempo mi darà ragione; soddisfacendo
quella che io considero la mia, ma non solo mia,
curiosità sull’ultima conoscenza; del resto, le utopie
di ieri non sono le realtà di oggi…?!
Quali sono le sue fonti
di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali
nella sua formazione culturale e sentimentale?
Re:
Come ho anzidetto, mi sono avvicinato tardi al mondo
della letteratura, intento a vivere e godere
intensamente della mia giovinezza; a godere della piena
libertà conquistata e tanto agognata… Poi, il mio
incontro con una singolare Professoressa di Mestre; alla
quale ho dedicato questo mio romanzo, mi ha fatto
scoprire quanto la mia visione delle cose fosse assai
ristretta e che avevo assolutamente bisogno di cercare
di recuperare quel tempo perduto, che stava solamente
li, in attesa che io mettessi giudizio… Ho iniziato a
leggere con i libri che la mia generosa Maestra mi
regalava: se non ricordo male il primo fu “Il Sergente
Nella Neve” Di Mario Rigoni Stern. Mi spronava
continuamente, spingendomi sempre un po’ più avanti e
così la passione per la letteratura pian piano è
cresciuta: una raccolta di alcuni autori che ho letto
sono inseriti nella mia pagina
www.facebook.com/giosue.marongiu,
ogni volta che ne finisco uno lo inserisco nell’elenco;
come monito che mi ricorda che la mia strada per colmare
quel divario culturale è ancora assai lunga...
Gli autori che penso siano stati per me fondamentali
sono sicuramente: Pirandello con il suo “Fu Mattia
Pascal” o “L’uomo dal fiore in bocca” ed altri… Moravia
con il suo “Gli indifferenti” dai dettagli quasi
maniacali; Buzzati con il suo meraviglioso “Il Deserto
dei Tartari” dove i silenzi sono per me così
“confortanti”; o forse perché penso che mi assomigli
tanto… Poi Dostoevskij con i suoi “Fratelli Karamazov” o
“Delitto e Castigo”; ma anche Tolstoj con “Guerra e
Pace”; poi Kafka con “ Il Processo” ma anche “ La
Metamorfosi”; “Una giornata di Ivan Denisovic” di
Solzenicyn. Chiaramente, “Se Questo è un Uomo” del
grande Levi; ma anche Euripide con la sua meravigliosa
“Ifigenia in Aulide” o con “Le baccanti” ecc… ecc… ecc…
Troppe pagine servirebbero per citare tutti quegli
autori che possano avermi influenzato!
Ci sono altre discipline artistiche, o
artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua
scrittura?
Re:
Il mio primo amore è stata l’Arte visiva, in tutte le
sue declinazioni, con la quale ho realizzato tutto il
mio percorso formativo artistico fin dalle opere più
giovanili degli anni 60’: ( Pittura, Scultura ecc), per
poi approdare all’Arte Contemporanea di ricerca nel
finire degli anni 80’, nella quale anche tuttora opero:
all’epoca ho fondato il periodico mensile di Cultura
informazione e Spettacolo denominato “Sogni”; un omaggio
che avevo voluto dedicare al grande Akiro Kurosawa con
il suo film omonimo, per una grande avventura come
Editore; nella quale sede redazionale, mi ero dovuto
necessariamente dotare di un Computer per la
realizzazione della impaginazione del mio Giornale.
Sicuramente sta proprio li quello che ha influenzato la
mia scrittura poiché, in quegli anni, grazie
all’attrezzatura in mio possesso, ho iniziato la mia
particolare ed entusiasmante ricerca artistica nella
“Computer-Art”; per allora considerata da tutti una
pazzia anche solo da immaginare… Questo formidabile
mezzo avveniristico, il Computer, per la verità, allora
ancora in fase embrionale e molto lento, mi fece
appassionare ai nuovi media, che avrebbe trasformato
radicalmente il mio, ma non solo il mio, linguaggio
espressivo, dove nel mio romanzo “L’Ultima Conoscenza”
la fa da padrone.
Oltre a quello trattato nel suo libro,
quali altri generi letterari predilige?
Re:
La mia grande passione è la Fisica in
generale: Galileo, Einstein, Planck. L’Universo mi
affascina, quindi la Relatività Generale, la Fisica
Quantistica, le varie teorie delle stringhe o degli
universi paralleli, la Materia Oscura e l’Energia
oscura, ma anche la matematica nel meraviglioso mondo
della geometria: ho finito di leggere da qualche mese
“L’Enigma di Poincaré” che ho trovato molto illuminante
poiché ho trovato molti punti di contatto, per esempio
in Topologia sull’omeomorfismo, che ho sto sviluppando
attualmente in Arte con la mia ricerca geometrica sulle
immagini speculari bi, tri e quadridimensionali.
Ho molto interesse
anche per le letture di psicanalisi: altro meraviglioso
mondo della mente, sopratutto quello onirico; un mio
aspetto introspettivo che vale il 50% della mia
esistenza e che ho inserito nel mio romanzo.
Preferisce il libro tradizionale cartaceo
o quello digitale?
Re:
Penso che ciò che interessa di un libro sia il suo
contenuto a prescindere che esso sia di carta o
digitale: il futuro avanza ed il prodotto; di qualunque
sia la sua natura, chi lo acquista lo vuole ricevere
prima possibile per poterlo “consumare”. Il tempo,
inesorabile, nostro malgrado, soppianterà il “vecchio”
con il nuovo…
Per terminare, qual è stato il suo
rapporto con la scrittura, durante la composizione del
libro.
Re:
Il mio rapporto con la
scrittura, durante la stesura del mio romanzo, è stato
molto conflittuale in quanto, per via di quella mia
“creatività compulsiva”, ho bisogno di cambiare
continuamente media e quindi passo dalla letteratura
alla musica; dove compongo brani sempre con l’ausilio
del computer
https://myspace.com/giosuemarongiu
, poi passo all’arte visiva
www.giosuemarongiu.it ; poi
sono molto impegnato alla realizzazione del mio
giardino, al quale costantemente lavoro: mia complicata
Opera Geometrica in progress, installazione con elementi
viventi e manufatti da tramandare nel tempo:
https://youtu.be/laJQOgEdCR8 .
Realizzo Cortometraggi e Lungometraggi nei quali ogni
tanto mi perdo:
https://www.youtube.com/user/marongiugiosue/videos?disable_polymer=1
. La cucina, grande mia passione, nella quale mi cimento
tutti i giorni con la “Food-Art”, estensione della mia
ricerca artistica multimediale che io considero il media
per Antonomasia, primo mezzo di comunicazione
espressivo, con il quale l’uomo si è relazionato con i
propri simili. Ho un continuo bisogno di sperimentare
strade nuove e come ho già detto crescere in tutto
quello che ho iniziato e che devo portare avanti, quindi
restare inchiodato al computer a scrivere per lungo
tempo mi esaspera; anche perché non vedo l’ora di averlo
ultimato.
Un motivo per cui lei comprerebbe
“L’Ultima Conoscenza”
se non lo avesse scritto.
Re:
Poiché acquistare un libro è sempre un salto nel buoi,
io lo comprerei solo dopo aver letto questa intervista.
Ha in progetto altre
opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso
affermativo, può darcene una anticipazione?
Re:
Ho in programma la pubblicazione di una raccolta di
poesie dal titolo “Poesie da Viaggio”, in doppia
lingua: Italiano e Inglese, che dovrebbe vedere la luce
nel 2018 sempre con la vostra Casa Editrice, nel
frattempo, da qualche anno, sto lavorando alla mia
biografia dal titolo “Il Piccolo venditore d’Acqua”:
non so quando riuscirò a terminarla e spero che quel
momento arrivi il più tardi possibile; conto di superare
i 150 anni di vita; mio nonno è morto a 100, quindi,
essendo una biografia della mia vita, vorrei includere
ancora molti ricordi di questa mia meravigliosa e
sorprendente esistenza che ancora devo nel mio futuro
scrivere…